Nel panorama delle grandi storie d’amore, poche sono quelle che possono eguagliare la tragedia e la passione vissute da Yoon Sim-deok e Kim Woo-jin.
La loro storia si svolge nella Corea degli anni ’20 ed è un intreccio di amore, talento artistico e destino ineluttabile che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia culturale della Corea.
Kim Woo-jin era un giovane poeta e musicista coreano nato nel 1905, cresciuto in una famiglia modesta, mostrò fin da giovane un talento straordinario per la musica e la poesia. La sua passione per l’arte lo portò a frequentare prima la Keijō Imperial University (oggi Università Nazionale di Seul) e successivamente a Tokyo la Waseda University, diventando il primo critico letterario professionista nella storia della letteratura coreana. Inoltre, è stato il primo drammaturgo nella storia della letteratura coreana a rompere con lo stile convenzionale e la modalità romantica dell’epoca, rattando, invece, temi sociali e includendo, nelle sue opere, una particolare attenzione alla psiche del personaggio principale. Tra i suoi lavori, Woo-jin scrisse cinque opere teatrali durante la sua breve carriera, una delle quali è Wild Pig (1926) e il poema Theory of Life and Death (1926).
Yoon Shim-deok, invece, era una cantante lirica nata nel 1906. Dotata di una voce sublime e di un talento innato per la musica, conquistò il cuore del pubblico con le sue esibizioni emozionanti e toccanti. Come Kim Woo-jin, proveniva da una famiglia modesta e dovette lottare per realizzare il suo sogno di diventare una cantante professionista.
I destini dei due si intrecciarono nel 1926, quando si incontrarono per la prima volta alla Waseda University di Tokyo, dove entrambi si erano trasferiti per perseguire i loro sogni artistici. Fu amore a prima vista, e i due giovani iniziarono una relazione proibita, tanto quanto appassionata. Infatti, il loro amore fu messo alla prova non solo dalla relazione coniugale di Kim Woo-jin, ma anche dalle circostanze avverse dell’epoca, segnate dalla dominazione giapponese sulla Corea, un’epoca di repressione politica e sociale.
Nonostante le difficoltà, però, Kim Woo-jin e Yoon Shim-deok cercarono di perseverare nella loro relazione proibita, questo finché il 4 ottobre del 1929, consci delle pressioni personali e politiche che minacciavano il loro amore, decisero di togliersi la vita insieme durante l’ultimo viaggio che li avrebbe portati dal Giappone a Busan.
Pochi giorni prima della morte la cantante incise ad Osaka la famosa canzone “Hymn of Death” che fu pubblicata due settimane dopo con il ricordo che recita: “l’unica soprano di Joseon che cantò l’inno alla morte come suo ultimo messaggio e si gettò nel grande mare blu”. La canzone ebbe un enorme successo soprattutto tra i giovani che stavano vivendo un momento di profonde incertezze, in seguito al fallimento del movimento del 1° marzo 1919 e alle repressioni giapponesi.
Il tragico destino di Yoon Shim-deok e Kim Woojin è così diventato un simbolo di sacrificio e determinazione nell’affrontare le avversità della vita ed ha anche ispirato una miniserie andata in onda sulla SBS dal 27 novembre al 4 dicembre 2018 e disponibile su Netflix in tutto il mondo. I due interpreti sono un brillante Lee Jeong-suk nei panni di Kim Woojin e Shin Hye-sun in quelli di Yoon Shim-deok.
La passione e il sacrificio dei due amanti rimangono ancora oggi un monito per le nuove generazioni, ispirando una riflessione profonda sulla forza dell’amore e la necessità di resistere contro le ingiustizie. In un mondo in cui le barriere sociali e politiche persistono, la storia di Yoon Sim-deok e Kim Woo-jin continua a vibrare come un inno all’amore nonostante le avversità.