Con “Jazzy Vibrations” proviamo per la prima volta ad avventurarci nel mondo del jazz coreano.
Il jazz ha fatto la sua prima comparsa in Corea nel 1926, quando la Korean Jazz Band si esibì per la prima volta e i musicisti jazz della prima generazione impararono lo stile grazie alla US Eighth Army band, che era stata inviata nel Paese per dare sostegno ai militari americani di stanza in Corea negli anni ‘50.
Di questa prima generazione di artisti fa parte Park Sung-yeon, recentemente scomparsa e spesso chiamata la “Madrina del Jazz” in Corea. È stata una pioniera del genere e negli anni ‘70 ha dato una grande spinta alla diffusione del jazz in Corea. Nel 1978 fonda lo “Janus”, jazz club che ha rappresentato un trampolino di lancio per molti musicisti jazz coreani, e in playlist potete ascoltare la sua voce meravigliosa in Angel Eyes, un pezzo tratto da un album del 2013.
Di questa generazione fa parte anche Kim Jun, il cui primo contatto con il jazz avviene durante la Guerra di Corea, mentre lavora come cameriere in una base americana sull’isola di Jeju. Dopo l’università diventa un cantante d’opera e dopo aver fatto parte di una band molto famosa negli anni ‘60, negli anni ‘80 approda al jazz e non lo abbandona più. Il brano presente in playlist è tratto da un album tributo uscito nel giugno di quest’anno al quale hanno partecipato alcune delle voci più importanti del panorama jazzistico coreano.
Tra queste non si può non citare Woongsan, cantante della cosiddetta seconda generazione che è emersa a partire dai primi anni 2000. Oggi è una delle voci femminili più importanti della scena jazz in Corea ed è presidente della Korea Jazz Association. Altra figura di altissimo livello, voce tra le più ammirate nel panorama jazz contemporaneo, con un grandissimo seguito in Francia, è Nah Youn-sun.
Oltre ai cantanti già citati, nella playlist sono presenti Kim Jujin, vincitrice del premio come “Best Jazz Vocal Album” ai Korean Music Awards 2023 e Song Young Joo, pianista, vincitrice del “Best Jazz Music Album” nella stessa edizione dei premi coreani per la musica. Trovate anche un pezzo di Jihye Lee, compositrice e direttrice d’orchestra, che con la sua Jihye Lee Orchestra ha vinto il premio “Best Jazz Album” nel 2022.
La playlist spazia anche tra collaborazioni, come quelle tra due artisti di prim’ordine come Kim Oki e Samuel Seo; coinvolge artisti meno famosi e presenta band che sperimentano intrecciando il jazz ad altri generi musicali, come Mandong e The Ska Jazz Unit.
Speriamo che questo viaggio attraverso le “Jazzy Vibrations” vi piaccia e vi permetta di scoprire la bellezza della scena jazz coreana.