Salamanda

L’elettronica ipnotica delle Salamanda

Qualche mese fa, in una location speciale come il giardino giapponese del MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino, ho avuto la fortuna di assistere a un live set delle Salamanda. È stata un’esperienza notevole, non appena le prime note si sono dissolte nell’aria tra il pubblico è calato un silenzio carico di attenzione e fascino per la musica prodotta da questo duo di Seoul che ci ha rapiti, portati altrove e riconsegnati al luogo in cui eravamo solo al termine del dj set. Dopo la performance ho chiesto loro di raccontarci chi sono e il loro mondo musicale, per condividerlo anche con voi e invitarvi ad ascoltarle. Ecco quello che ci hanno raccontato.

Potete presentarvi a chi legge il nostro blog e raccontarci l’origine del vostro nome?

Salamanda è un duo di Seoul formato da Uman Therma (Sala) e Yetsuby (Manda), produttrici e DJ di musica Leftfield Ambient. Il nostro nome nasce dal disegno di una salamandra disegnata casualmente da Sala sul diario di Manda. Siccome ci piacevano il mito che accompagna la creatura salamandra e il suono della parola (salamander, in inglese. Ndr) abbiamo fatto un piccolo cambiamento nel nome per farlo assomigliare di più ad un nome proprio (da Salamander a Salamanda) e così abbiamo iniziato a presentarci come Sala (Uman) e Manda (Yetsuby).

Il vostro album di debutto “Our Lair” è del 2019, da allora avete realizzato altri due album: “Glass Cage nel 2021 e “ashbalkum”, il vostro ultimo album, nel 2022. In che modo sentite che la vostra musica sta evolvendo?

Quando abbiamo pubblicato “Our Lair”, eravamo solo nella fase iniziale del fare musica, quindi da allora siamo migliorate molto. Dal punto di vista musicale, quello che realizziamo sta diventando molto più ricco di suoni con trame e ritmi più vari.

La vostra musica ha un che di ipnotico e sognante. Ascoltare un vostro DJ set significa essere trasportati completamente in un altro luogo. Come ci riuscite e dove trovate l’ispirazione?

Cerchiamo sempre di inventare una storia o una sorta di flusso d’atmosfera che abbia senso per ogni album, DJ set e mix in modo che gli ascoltatori possano sfruttare al massimo la loro immaginazione e trovare un posto tutto loro per rilassarsi o esplorare. Troviamo la nostra ispirazione ovunque! Natura, film, libri, stupidi video di YouTube, street view, anime, musica dei nostri amici, gatti, opere d’arte, ecc. tutto dentro e fuori questo pianeta può essere una buona fonte di ispirazione.

Molti vostri pezzi includono rumori o suoni della natura, come il cinguettio degli uccelli in “Bird Cage” o il suono delle onde in “Ocean Puts a Fake Spell on Me”. Potete spiegarci questa scelta?

Abbiamo sempre amato usare registrazioni sul campo o campioni dalla natura nelle nostre canzoni. Sono un buon elemento musicale che contribuisce a costruire atmosfera, ritmo e melodia. Ci piace anche usare suoni nelle nostre tracce che alcuni potrebbero considerare “rumore”, come il suono del campanello della bicicletta in “Bird Cage” e le sirene e i suoni della strada in “A Room of One’s Own”.

In particolare in “ashbalkum” la struttura musicale si è arricchita grazie all’uso delle voci. Che cosa dà in più a un brano l’uso della voce umana?

Molte persone trovano la musica in cui è presente la voce più familiare e più facile da ascoltare. Ci piace usare le voci nella nostra musica, non solo come elemento melodico principale ma anche come elemento ritmico e/o di effetto. La voce umana è uno strumento con cui ci divertiamo a suonare e con cui si possono fare molte cose diverse, poiché ne hai quasi il pieno controllo a differenza di molti altri strumenti o campioni. Adoriamo anche tagliare e/o mettere effetti diversi sulle registrazioni vocali, come abbiamo fatto in “Catching Tails”, perché può creare suoni davvero unici e interessanti.

Quali artisti o musicisti vi hanno ispirato?

Come abbiamo detto sopra, troviamo ispirazione in tutto e ovunque, quindi per noi è molto difficile fare dei nomi, ma qui ci piacerebbe nominare il grande Ryuichi Sakamoto che resterà sempre nei nostri cuori.

Potete descrivere la scena elettronica coreana? Vista da qui sempre piena di artisti diversi e interessanti…

La scena elettronica coreana è fatta di molti talenti nuovi e già  affermati, con un ampio spettro di musica che spazia dall’ambient al gabber. La scena è molto colorata, vibrante e potente.

A marzo avete realizzato un remix di “Silence Oh Moyle” di On Man. Cosa dobbiamo aspettarci prossimamente?

Abbiamo un nuovo LP in uscita entro la fine dell’anno di cui siamo davvero entusiaste! Qualcosa di nuovo e unico in questo prossimo album è che potrebbe ricordare un album pop in quanto ci sono alcune tracce con testi. Abbiamo anche dedicato molto impegno ai suoni creati con i nostri strumenti preferiti, tra cui sintetizzatori, effetti, groovebox, ecc. e registrazioni sul campo. Tenete d’occhio l’uscita! 🙂

Foto per gentile concessione di Salamanda

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