Quando si parla di musica tradizionale coreana unita a sonorità contemporanee, molto probabilmente il nostro pensiero va subito ai Leenalchi, la band divenuta famosa grazie alla canzone “Tiger is coming”, che ha vinto tre premi ai Korean Music Awards del 2021 come Musician of the Year, Best Modern Rock Song e Best Jazz & Crossover Album e che è stata scelta per rappresentare la vitalità della musica indie coreana nella puntata dedicata alla vita notturna di Seoul di “Midnight Asia”, la docuserie di Netflix uscita lo scorso gennaio.
Ma i Leenalchi (di cui abbiamo parlato in questo articolo) non sono un caso isolato nel panorama musicale coreano, altre band hanno creato il loro sound mescolando il suono di strumenti tradizionali, la narrazione p’ansori (qui potete leggere la nostra intervista a Kim Jung-min, cantante p’ansori) e il canto Namchang Gagok insieme a strumenti musicali occidentali, musica elettronica, rock, jazz, funk e reggae. Il risultato è qualcosa di nuovo e originale, un ponte ideale tra tradizione e modernità che supera gli ormai vecchi e sterili confini tra generi musicali e tra est e ovest.
A questo proposito Jang Young-gyu, fondatore dei Leenalchi, intervistato nella puntata di “Midnight Asia” dice: “La gente era insofferente verso la musica tradizionale coreana, ma la nuova generazione è una generazione senza pregiudizi”. E noi non possiamo che esserne felici.
Tutto questo è la nostra playlist numero 3: “Connections. From past to present”.
Gli artisti in playlist:
DONGYANG GOZUPA
Uniscono al progressive e al post rock le possibilità psichedeliche del yanggeum (una specie di cetra da tavolo).
LEENALCHI
Il gruppo è formato da quattro cantanti di musica tradizionale, due bassisti e un batterista. Le canzoni del primo album si ispirano al racconto tradizionale “Sugungga”.
HAEPAARY
Sono un duo di musica elettronica alternativa che reinterpreta le melodie e i testi della Jongmyo Jeryeak, musica rituale della dinastia Joseon, e il canto tradizionale Namchang Gagok.
JAMBINAI
Gruppo che mescola metal e post rock usando anche strumenti musicali tradizionali come l’haegeum, il goemungo e il piri.
SINNOI
Il loro sound mette insieme p’ansori, jazz ed elettronica. Il loro nome fa riferimento all’antica musica sciamanica.
BLACK STRING
Quartetto formato che unisce percussioni, strumenti a fiato e a corda tradizionali alla chitarra elettrica in un mix tra musica folk coreana, jazz e improvvisazione.
AK DAN GWANG CHIL (ADG7)
Sono in tutto sette e stanno con un piede nella musica tradizionale e con l’altro in un pop pieno di energia.
NST & THE SOUL SOUCE + KIM YULHEE
Gli NST si formano nel 2014, il loro sound mescola reggae, dub, jazz, afrobeat, funk, soul, e musica psichedelica. Nel 2017 si uniscono a Kim Yul-hee, una pluri-premiata cantante p’ansori.
Nell’immagine di testata: Black String – foto di Seung Yull-nah